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"Il castello errante di Howl" Recensione
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL - Recensione di EireenTheFish
Anno di pubblicazione: 2013 ( in Italia)
Autore: Diana Wynne Jones
Casa editrice:KappaEdizioni
Costo: AMAZON
Trama: La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di
Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre
Desolate perde la pazienza e trasforma la ragazza in una vecchia.
Allora anche Sophie è costretta a apartire per un' avventura che la porterà a viaggiare su un
castello perennemente in movimento con un demone e un affascinante mago.
La mia recensione: Nonostante la storia del romanzo sia leggermente più complessa rispetto
a quella del celebre film di Miyazaki, Diana Wynne Jones ha il potere di incantarci con le sue
"magiche storie" e di tenerci attaccati al libro sino all'ultima parola dell'ultimo capitolo.
I protagonisti sono dettagliati molto attentamente: Sophie "invecchia psicologicamente" perchè
oppressa dalla dura realtà e la Strega delle Terre Desolate non fa altro che trasformarla in
ciò che sente dentro. Howl, per quanto appaia superficiale, si rivela essere in grado di
guardare oltre le apparenze.
Non mancheranno di stupirvi le bizzarre creature che appariranno durante il libro.
Ritengo questo racconto "visionario" e per questo ha meritato 4 stelle su 5.
Voto: 4 su 5 -
"La Trilogia del ritorno" Recensione
LA TRILOGIA DEL RITORNO - Recensione di EireenTheFish
Anno di pubblicazione: -
Autore: Fred Uhlman
Casa editrice: Guanda
Costo: IBS- IBS2
La mia recensione:Per quanto all’inizio fossi stata scettica, i primi due libri
de “La trilogia del ritorno” mi hanno davvero entusiasmata.
“ L’amico ritrovato ” scritto dal tedesco Fred Uhlman ( in vita pittore e poi avvocato ebreo)
e pubblicato per la prima volta nel 1971, è considerabile, assieme a “ Un anima non vile” ,
uno dei libri più autorevoli riguardanti la Seconda Guerra Mondiale e il Genocidio ebraico.
Altro tema principale l’amicizia. L’autore, ispirandosi a suoi ricordi personali, descrive la
nascita di un legame profondo tra due compagni di scuola in un liceo di Stoccarda nei primi
anni ’30.
Il primo, Hans Schwarz, è un ragazzo sedicenne appartenente a una famiglia borghese ebrea. Il
padre, autorevole dottore rispettato dalla comunità, viene premiato con la Croce di Ferro
durante la I Guerra Mondiale e perciò non smette mai di definirsi “vero cittadino tedesco”
nemmeno quando l’ideologia nazista inizia a conquistare la Germania. Un giorno di febbraio del
’32, un ragazzo di nome Konradin von Hohenfels si aggiunge alla classe di Hans. Subito attira
l’attenzione di tutti. Il suo cognome, infatti, è di famiglia nobile e aristocratica. Per
quanto questo ragazzo intimidisca anche i più ricchi, Hans decide di diventargli amico in un
primo momento attirato dal suo rango. Inaspettatamente, sulla via di casa, Konradin rivolge la
parola a Hans e subito nasce tra i due un forte legame. Pian piano l’uno inzia a frequentare
la casa dell’altro ma fin da subito Hans si accorge di venire invitato solamente nei momenti
in cui i genitori di Konradin sono assenti. Così, dopo una breve discussione tra i due, si
scopre che la madre del giovane erede von Hohenfels appartiene a un’antica famiglia polacca
che nutre odio profondo nei confronti degli ebrei mentre il padre superbo e orgoglioso.
L’amicizia tra i due amici inizia così a compromettersi e termina definitivamente quando Hans
si trasfer...
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